È un buon momento per il potentino Vincenzo Salvia, di diritto tra gli italiani che abbracciano con più criterio e consapevolezza gli stilemi della synthwave music. Ispirato dal recente scandalo che ha travolto la casa automobilistica di Wolfsburg, Salvia orchestra sapientemente melodie ed armonie evocate dalla synth music degli anni Ottanta, specialmente quella applicata in cinematografia (Moroder, Faltermeyer, Vangelis). La tavolozza dei suoni di “The Awakening Of The 1982 Golf GTD” profuma tanto di Kavinsky e il raddoppio ritmico, che squarcia la stesura in più parti, rinforza ulteriormente il gancio con le pellicole di un passato mai trascorso del tutto. Altrettanto evocativa è “Dieselgate” in cui si cela un retrogusto space-italo, per anni riportato in auge quasi esclusivamente da artisti localizzati tra Francia, Germania ed Olanda. Tocco più orchestrale e melanconico in “Passat Murder” col basso rotolante e struggenti linee melodiche che lo fanno assomigliare ad un Savage attualizzato per il pubblico del nuovo millennio. Mentre Volkswagen perde punti in borsa Salvia continua a far salire le proprie quotazioni in ambito musicale.
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